Tra le spese ammesse a detrazione figura tutto l’impianto “chiavi in mano”, comprendente progettazione, installazione e opere civili strettamente necessarie. Il che vuol dire che lo sconto è pari al 55% dell’importo pagato per l’impianto “chiavi in mano”. Il tetto massimo del bonus è di 60mila euro, corrispondente approssimativamente a una spesa detraibile pari a 109mila euro.
Ma sono agevolati anche tutti gli interventi di riqualificazione energetica (applicabili sulla singola casa così come su interi condomini e/o palazzi) su pareti, tetti, solai, pavimenti oltre al montaggio di finestre e dei relativi infissi.
I lavori devono rispettare i limiti di dispersione e per conoscerli basta consultare il sito dell’Enea (enea.it) che vengono poi verificati da un tecnico abilitato. Per la progettazione ci si deve mettere nelle mani di un professionista abilitato mentre all’installazione deve provvedere un’im presa pagata con bonifico bancario che prevede la compilazione di un apposito modulo.
L’ultimo passo è quello di inviare la copia dell’attestato di certificazione o di qualificazione energetica e una scheda informativa all’homepage del sito di Enea che invia in automatico la ricevuta.
In ogni caso per informazioni sulle detrazione del 55% sugli interventi di efficienza energetica e sul 36% delle ristrutturazioni edilizie si può consultare anche il sito dell’Agenzia delle Entrate (agenziaentrate.gov.it).
Fonte: businesspeople.it
Fonte: businesspeople.it
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